Scopro cosa mangio: diventare consumatori attenti e consapevoli

Scopro cosa mangio: diventare consumatori attenti e consapevoli

Come fai la spesa? Leggi le etichette e la provenienza dei prodotti che acquisti?
Questi i quesiti dell’appuntamento di giovedì scorso in Emporio, un pomeriggio promosso e organizzato insieme a Coop Alleanza 3.0 ad alto contenuto… nutrizionale!

Proprio così, avete letto bene, il secondo appuntamento della rassegna di Giugno “Siamo quello che mangiamo” è stato anch’esso ricco di contenuti, partecipazione e curiosità.

 

                 

Con noi la Dott.ssa Chiara Ticini, formatrice di progetti di educazione al consumo consapevole, ci ha preso subito per la gola proponendoci un assaggio di patatine e chiedendoci “di cosa è fatto ciò che stiamo mangiando?”

Con questo assaggio introduttivo, Chiara ci porta ad approfondire gli ingredienti degli alimenti che quotidianamente mangiamo e scopriamo come, spesso, ci siano elementi non dannosi, ma non sempre naturali.

Molte volte troviamo diciture ingannevoli come ad esempio il claim pubblicitario “non fritti”, questi slogan sono sì regolamentati dalla legge, quindi ciò che dicono è vero, ma sono come “specchietti per le allodole”, o meglio frasi utilizzate proprio per distogliere l’attenzione da altro…

Proviamo insieme alla Dott.ssa Ticini a riflettere sui fattori che ci influenzano quando facciamo la spesa in un supermercato: prima di tutto tendiamo a guardare l’aspetto del prodotto e della confezione (qui un applauso sincero va agli esperti e studiosi di marketing), il posizionamento dei prodotti sugli scaffali dei supermercati e ovviamente la pubblicità in generale che influenza, anche inconsciamente, le nostre scelte di acquisto.

Ricordate questo spot di Nutella “Che mondo sarebbe senza Nutella…?”

Dobbiamo ammetterlo: certe pubblicità funzionano, proprio perché ci fanno vivere una fiaba…anche da grandi!

Affrontiamo meglio il tema dell’immagine che ci viene offerta dei prodotti: un parallelismo con l’industria della moda che tende a modificare e migliorare l’immagine femminile, così allo stesso modo anche l’industria alimentare modifica e migliora l’immagine del cibo che ci propone.

Un video in rete ci aiutare a capire meglio come le immagini degli alimenti che vediamo in tv, sui giornali e online, siano modificate e migliorate, rese belle e “appetitose” e la cosa assurda è che di questo ne siamo ben consapevoli, infatti la pubblicità ci propone un’immagine che sappiamo bene non corrispondere alla realtà.
Occorre quindi, se non lo abbiamo già fatto, prendere atto che stiamo guardando qualcosa di artificiale, questa prima presa di consapevolezza può certamente aiutarci nel fare la spesa.

Tornando ai fattori che ci influenzano durante la spesa al supermercato arriviamo a capire come leggere l’etichetta, nei suoi principali elementi:

  • Denominazione
  • Durabilità del prodotto
    *** “da consumare preferibilmente entro il ..”  è diverso da “scade il…”: il primo sta a significare che dopo quella data non sono più garantite le proprietà organolettiche di quel prodotto, mentre il secondo sta a significare che, dopo tale data, l’alimento non è più sicuro. Questa è una differenza importante per evitare di buttare prodotti che sono ancora buoni, possiamo quindi assaggiarli e valutarne il gusto e il conseguente consumo.
  • Condizioni di conservazione ed uso
  • Allergeni
  • Dichiarazione nutrizionale
  • Quantità al netto
  • Nome o ragione sociale 
  • Paese d’origine e luogo di provenienza
  • Elenco degli ingredienti (sempre in ordine decrescente di peso).

Fare le spesa, conoscere i prodotti che si acquistano, saper leggere le etichette è un’importante scelta di consumo consapevole e questo secondo incontro con la Dott.ssa Ticini è stato molto utile, possiamo dire indispensabile: siamo quello che mangiamo, quindi cerchiamo di porre maggior attenzione mentre facciamo la spesa, con la consapevolezza che la pubblicità è sì informativa, ma anche, a volte, illusiva.

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